Bando Terre colte: 57 proposte pervenute

ROMA - 27 Febbraio 2018

Foto di Eric Audige-Soutter, “view from the garden” da Flickr (licenza CC BY 2.0)
Foto di Eric Audige-Soutter, “view from the garden” da Flickr (licenza CC BY 2.0)

Si è chiuso il Bando Terre colte, promosso da Fondazione CON IL SUD in collaborazione con Enel Cuore Onlus, con l’obiettivo di valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati nelle regioni del Sud, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura e all’allevamento anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa di persone in condizione di disagio.

Sono 57 le proposte di progetto pervenute, distribuite in misura diversa nelle sei regioni interessate dal Bando: 3 proposte dalla Calabria, 4 dalla Sardegna, 12 dalla Campania, 13 dalla Puglia, 6 dalla Basilicata, 17 dalla Sicilia e, infine, 2 proposte che coinvolgono più regioni.

L’iniziativa mette a disposizione 3 milioni di euro, di cui 2 milioni sono messi a disposizione dalla Fondazione dalla Fondazione CON IL SUD e 1 milione da Enel Cuore Onlus. Il contributo per singola proposta è di massimo 500.000 euro.

Scenario

L’agricoltura ha rappresentato per lungo tempo la principale fonte di reddito degli italiani. Al censimento del 1901 il 64,7% dei lavoratori era impegnato in agricoltura, con una eguale distribuzione tra Nord (64,9%) e Sud (64,3%). Nel tempo però le strade delle due parti del Paese si sono divise: al censimento del 1961 la quota di popolazione lavorativa complessivamente impegnata nel settore primario era pari al 30% ma, mentre al Nord era del 23,8%, al Sud si attestava al 43,1%. Ancora nel 2001, mentre al Nord i lavoratori impegnati in agricoltura rappresentavano il 3,9% del totale, al Sud questa componente era proporzionalmente più che doppia (9,2%). L’agricoltura ha, dunque, segnato profondamente la storia del Mezzogiorno.

Nonostante le tante problematiche, di natura climatica e globale oppure legate ai locali processi di cementificazione scriteriata, alcune componenti dell’agricoltura meridionale hanno saputo rilanciarsi, grazie ad un attento lavoro di qualità sui prodotti, alla capacità di connettersi con i mercati nazionali ed esteri e allo sviluppo di nuovi modelli, con particolare riferimento alle esperienze di agricoltura sociale. La terra e il lavoro agricolo, e insieme con essi l’ambiente e il paesaggio che da questi si originano, sono dunque una grande opportunità soprattutto per i giovani, non solo per garantire reddito e occupazione, ma anche per favorire il consolidamento di percorsi di coesione sociale che hanno caratterizzato per secoli la vita umana nel Mezzogiorno.

D’altro canto, in questa fase si registra una crescita del settore agricolo e un forte interesse delle nuove generazioni. Una recente indagine della Coldiretti ha dimostrato che l’Italia, con i suoi 50 mila agricoltori under35, è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura. Ma per le nuove leve, nel 50% dei casi, l’accesso alla terra resta il principale ostacolo.

Un approfondimento sul tema dei terreni agricoli incolti è disponibile su www.conmagazine.it

 

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