Rondine candidata al Nobel per la pace
ROMA - 10 Luglio 2015
L’Associazione “Rondine Cittadella della Pace” è una Onlus che da quasi vent’anni svolge un ruolo attivo nella promozione della cultura del dialogo e della pace, tramite l’esperienza concreta dello Studentato Internazionale. Giovani universitari selezionati da 25 paesi in conflitto sperimentano una vita di convivenza, di formazione e di studio nel Borgo medievale in provincia di Arezzo. I giovani del progetto, una volta completato il ciclo di studi a Rondine, rientrano nel paese di origine per testimoniare, nei luoghi del proprio impegno professionale e civile, la concreta possibilità del dialogo e della pacifica convivenza.
Nel 2015, la Fondazione CON IL SUD e Rondine Cittadella della Pace hanno promosso insieme il Bando “Rondine CON IL SUD” per dare anche ai ragazzi che vivono nelle regioni del Sud Italia l’opportunità di frequentare il Quarto Anno Liceale d’Eccellenza presso lo Studentato Internazionale di Rondine. L’iniziativa prevedeva, inoltre, un coinvolgimento diretto delle comunità locali dei giovani studenti (attraverso le organizzazioni del volontariato e del terzo settore meridionali, le scuole, ecc.), nella condivisione di un percorso capace di valorizzare successivamente l’esperienza dei ragazzi e restituirla nel tempo al territorio.
“So che a Rondine sta crescendo una nuova generazione, anzi un nuovo genere di leader del mondo, leader che abbiano il coraggio del dialogo, che sappiano cercare, scavare per capire le ragioni dei conflitti. Oggi il mondo ha grande bisogno di questo coraggio e per questo ho avuto l'idea di candidare Rondine al Nobel per la Pace 2015 e sono molto felice di dirvi che la candidatura é stata accettata”.
Così la Vicepresidente della Camera, Marina Sereni in occasione del Rapporto Annuo 2014 dell’associazione che si è tenuto ieri 9 luglio alla Camera del Deputati, ha annunciato la candidatura di Rondine Cittadella della Pace all’ambito riconoscimento, al momento l’unica candidata annunciata tra le associazioni italiane.
“Rondine Cittadella della Pace é un luogo straordinario, dove é possibile vivere un'esperienza profonda e semplice al tempo stesso – ha affermato la Vicepresidente aprendo l’appuntamento che vede ormai da diversi anni l’associazione presentare i risultati del proprio lavoro e i progetti futuri a Montecitorio – I ragazzi e le ragazze di Rondine nella convivenza, nel quotidiano, sperimentano che non è possibile rimuovere i conflitti – ha continuato la Sereni – ma che invece è possibile affrontarli e gestirli, cercando di cogliere le ragioni dell'altro attraverso gli strumenti del dialogo e della diplomazia dal basso. Questi giovani sono il futuro, saranno i leader di domani, vengono spesso da Paesi in cui diventeranno costruttori di dialogo e di pace. La candidatura al Nobel è un punto di partenza non di arrivo Capitini diceva: contro la guerra, ad ognuno di fare qualcosa. Prendendo in prestito le sue parole – conclude la Vicepresidente – dico: per il Nobel a Rondine, a ognuno di fare qualcosa”.
“Siamo piacevolmente sorpresi e onorati — ha sottolineato con entusiasmo Franco Vaccari, fondatore e presidente della realtà toscana— ma questo riconoscimento è prima di tutto uno stimolo in più a continuare a lavorare per affrontare il conflitto e smontare il concetto velenoso e abominevole di nemico che nasce quando cessa il confronto. Il nemico è sempre stato l’altro e oggi siamo di fronte al nemico totale. Dobbiamo disinnescare il meccanismo degenerativo. Dobbiamo mettere in circolo una nuova cultura, un nuovo progetto antropologico che parta dalla capacità di ascoltare, dialogare e accettare le differenze e le divergenze”.
Un annuncio che ha trovato il caloroso plauso di centinaia di persone, tra amici e sostenitori di Rondine, radunati a Montecitorio per sostenere l’associazione. Tra loro i relatori invitati a intervenire che hanno accolto la notizia con entusiasmo e rilanciando la candidatura attraverso il loro sostegno.