NAPOLI laboART

NAPOLI - 26 Ottobre 2011

E’ stato presentato ieri mattina a Napoli, presso il Palazzo Arcivescovile, il progetto “NAPOLI laboART”, elaborato dall’Associazione “A ruota libera” e sostenuto da “Deutsche Bank” con il contributo della “Fondazione CON IL SUD”.

Sono intervenuti all’incontro: Luca Trapanese dell’Associazione A ruota libera; Flavio Valeri, Amministratore Delegato Deutsche Bank; Carlo Borgomeo, Presidente della “Fondazione CON IL SUD”; interventi coordinati da Sergio Sciarelli, Presidente Fondazione In nome della Vita.
Conclusioni di S.Em.za Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli.

Il progetto “NAPOLI laboART” , realizzato in partnership con altre quattro organizzazioni di terzo settore (Associazione “Arte per Amore”, Associazione “Ludoterapia” , Associazione “Aldebaran Park” , Fondazione “In nome della Vita” Onlus) avrà una durata di 36 mesi e prevede una serie di attività e interventi in alcuni quartieri “difficili” della città, coinvolgendo circa 60 bambini e ragazzi tra i 3 e i 14 anni che presentano difficoltà scolastiche, situazioni familiari problematiche e disagi nella sfera sociale, e un centinaio di famiglie. Le attività, che vedranno impegnati quotidianamente i ragazzi, sono molto diverse tra loro e spaziano da quelle sociali e ricreative a quelle artistiche a quelle cognitive, con una serie di laboratori: ceramica, pittura, presepistica, ma anche tatro, scrittura creativa e ludoterapia.

Il progetto vuole contribuire a migliorare la qualità della vita dei ragazzi e dei bambini che abitano nei quartieri a rischio del centro storico di Napoli, tra Stella, San Carlo Arena e il Rione Sanità. Qui ha sede la “Casa di Tonia”, una sfida lanciata due anni fa dalla Chiesa di Napoli e che attualmente ospita in regime di residenzialità 12 donne con altrettanti bambini, ma che accoglie anche un giardino per l’infanzia aperto ai minori delle famiglie povere della zona (circa 60 bambini), ed uno sportello di ascolto per le persone in stato di difficoltà, oltre a numerosi laboratori didattici ed esperienziali per le mamme e i bambini ospiti della casa.

L’obiettivo è quello di allontanare i ragazzi da rischi di devianza e di marginalità sociale, anche stimolando interessi culturali, attraverso la partecipazione dei ragazzi ai singoli laboratori e proponendo percorsi di crescita rivolto all’autonomia e alla consapevolezza della propria libertà di scegliere ciò che maggiormente piace ed interessa, secondo le proprie potenzialità.
Oltre alle attività di mentoring e supporto individuale, si fornirà alle famiglie uno spazio per il confronto e lo scambio sulla crescita dei loro ragazzi, migliorandone la qualità. Si progetteranno accompagnamenti ed affiancamenti per i ragazzi e le loro famiglie sfruttando le esperienze delle risorse impiegate. L’idea è quella di rafforzare legami di fiducia tra gli educatori, i ragazzi e i nuclei familiari proponendo modelli positivi di utilizzo del tempo libero stimolando le potenzialità creative. Si cercherà di costruire una rete con le associazioni, le parrocchie, le scuole e la municipalità, per creare occasioni di incontro e scambio.

Il progetto è sostenuto dalla “Deutsche Bank” con il contributo della “Fondazione CON IL SUD”, per un importo complessivo di circa 260 mila euro.

“Siamo molto lieti – ha commentato Flavio Valeri, amministratore delegato di Deutsche Bank Italia – di essere attivi sostenitori di questo importante progetto che rientra nelle attività promosse dal Giubileo di Napoli. La città partenopea e, in generale, la Campania, rappresentano infatti per il nostro Istituto uno dei territori di maggiore rilevanza strategica, in cui vogliamo essere sempre più presenti offrendo il nostro supporto sia in ambiti economici che sociali. Ed è per noi un onore poterlo fare accanto a prestigiosi partner come Chiesa di Napoli e Fondazione con il Sud”

“Per la Fondazione CON IL SUD – ha commentato il presidente Carlo Borgomeo – questa iniziativa rappresenta il segno tangibile che la modalità della ‘rete’, del mettersi insieme per un comune obiettivo, non solo è auspicabile e possibile nel Mezzogiorno, ma è la via maestra per realizzare concretamente interventi ‘esemplari’ in contesti sociali e territoriali considerati difficili.
Inoltre per noi è la prima collaborazione con la Deutsche Bank, all’interno di un percorso di partnership in cofinanziamento con altri enti erogatori avviato da tempo dalla Fondazione e che si è già dimostrato fruttuoso per favorire la coesione sociale e le prassi di comunità al Sud, per promuovere uno sviluppo non effimero .”

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