La Newsletter n.2
ROMA - 4 Febbraio 2011
La seconda newsletter trimestrale della Fondazione per il Sud è dedicata al valore della “comunità”: dalla valorizzazione della “memoria” della Valle del Belice (il 15 gennaio è stato il 43esimo anniversario del terremoto che devastò la valle siciliana), ai nuovi progetti di sviluppo locale – che interessano centinaia di associazioni e organizzazioni non profit -, agli interventi per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, alle giovani eccellenze per far fronte al rischio e al dissesto idrogeologico, alle iniziative civili per la costituzione di nuove fondazioni di comunità meridionali. E inoltre, l’intervista a Peppe Servillo.
La newsletter è in formato cartaceo e può essere richiesta all’indirizzo comunicazione@fondazioneperilsud.it (specificando nome e cognome, eventuale ente/associazione, indirizzo, cap, città e provincia).
All’interno del secondo numero, abbiamo ospitato il punto di vista su Sud e impegno civile di Peppe Servillo, musicista e attore, protagonista di “Into Paradiso” in uscita l’11 febbraio.
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E’ quanto ci racconta Peppe Servillo, casertano classe 1960, artista poliedrico (cantante, attore, compositore e sceneggiatore), frontman della Piccola Orchestra Avion Travel e premiato “artista dell’anno” (è nel cast di “Passione” di John Turturro e di “Into paradiso” di Paola Randi) con il fratello Toni Servillo, altro protagonista di successo del cinema italiano contemporaneo, al Capri Holliwood 2010.
Nel suo ultimo film, “Into Paradiso”, presentato alla 67° Mostra del Cinema di Venezia e in uscita il prossimo 11 febbraio, Peppe Servillo interpreta Vincenzo Cacace, imprenditore colluso con la camorra al quale il protagonista del film, uno scienziato napoletano che ha perso il lavoro, si rivolge per una raccomandazione. <>.
Parliamo di opportunità per i giovani, di impegno civile e di valori condivisi.
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Negli anni ’80, insieme ad altri “ragazzi” di Afragola, Caivano e Napoli, Servillo realizzava un progetto importante: la formazione degli Avion Travel, trascorrendo anni a suonare in piccoli club e teatri prima di “sfondare” con un percorso di ricerca curiosa e indipendente. Ma per un giovane della provincia meridionale oggi la strada del riscatto, attraverso la cultura, l’arte e la musica, appare più dura. <>.
Passiamo all’attualità storica. Quest’anno si celebrano i 150 anni dell’Unità di Italia. L’argomento è impegnativo, Servillo si incupisce un po’ ma risponde. <>.
Ma sul Sud le idee sono ancora più chiare, e nette. <>.