La Biblioteca Fantastica alla Biennale di Venezia
VENEZIA - 6 Giugno 2013
La prima uscita pubblica del progetto sardo “La Biblioteca fantastica” è stata a Venezia, al cocktail di inaugurazione della Biennale. Nel corso della serata, infatti, sono stati esposti in anteprima i manifesti dei quattro corti girati con i ragazzi delle scuole dei sei paesi del Sulcis coinvolti nell’iniziativa, all’interno di una performance dell’artista Matteo Rubbi.
Sono i prodotti finali di un progetto durato un anno, promosso dall’associazione Cherimus in collaborazione con istituzioni e associazioni del territorio della provincia di Carbonia Iglesias e realizzato con la collaborazione di artisti italiani e internazionali. I corti sono basati sulle storie inventate dai ragazzi nel corso del progetto, interpretati da loro stessi o da marionette realizzate dagli studenti. I film sono stati girati per lo più nelle biblioteche, gli elementi scenici sono spesso rappresentati dai libri e alcune scene si svolgono proprio tra gli scaffali.
I quattro corti troveranno un proprio percorso anche nei canali cinematografici (festival e rassegne), in un’ottica di valorizzazione del progetto, dei luoghi in cui si è svolto e del processo di realizzazione e – insieme al resto del materiale prodotto nel corso dell’anno ( disegni, manufatti, marionette, scenografie, racconti)– saranno presentati in diverse occasioni in tutto il Sulcis durante l’estate.
I corti, inoltre, saranno al centro di una mostra al MAN di Nuoro a partire dal 14 giugno, in cui tutti gli artisti che hanno partecipato al progetto sardo proporranno un proprio lavoro ispirato all’ esperienza con i ragazzi delle scuole.
L’iniziativa è stata sostenuta da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Vodafone nell’ambito dell’ Invito Biblioteche e Coesione Sociale 2011, per promuovere le biblioteche non solo come luoghi di cultura, ma anche come spazi di incontro, condivisione e inclusione sociale.
Obiettivo del progetto, che ha coinvolto le biblioteche comunali di Santadi, Giba, Perdaxius, Villaperuccio, Piscinas, Masainas (CI), è stato quello di valorizzarne e migliorarne i servizi, con un focus particolare sull’offerta culturale e formativa rivolta ai giovani, agli immigrati e all’integrazione e coesione sociale del territorio.