Iniziativa Immigrazione

ROMA - 9 Maggio 2014

INTEGRAZIONE VUOLE DIRE LAVORO

– La Fondazione CON IL SUD promuove l’Iniziativa Immigrazione per avviare “progetti speciali e innovativi” che valorizzino il lavoro come strumento di integrazione degli immigrati.

– La prima fase (fino al 3 luglio) prevede la presentazione di “idee” innovative da parte del terzo settore e volontariato meridionale, da associazioni e organizzazioni di immigrati.

– Le migliori idee su contrasto allo sfruttamento e promozione del lavoro potranno trasformarsi in progetti concreti.

– A disposizione 3,5 milioni di euro.

Favorire l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati nelle regioni meridionali: con questo obiettivo la Fondazione CON IL SUD promuove l’Iniziativa Immigrazione, che rientra nell’ambito di intervento “Progetti Speciali e Innovativi” ed è rivolta al mondo del terzo settore e del volontariato meridionale e, in particolare, alle associazioni e Organizzazioni di Immigrati (OdI).

L’Iniziativa prevede la presentazione di idee innovative in grado di concretizzarsi successivamente, con il sostegno della Fondazione e con il coinvolgimento di competenze e professionalità adeguate, in progetti “esemplari”che promuovano il lavoro come strumento imprescindibile per favorire l’integrazione, anche sociale, degli immigrati e che possano rappresentare un modello di intervento sul tema.

La Fondazione mette a disposizione fino a 3,5 milioni di euro, in funzione della qualità delle proposte ricevute.

Le idee presentate dovranno fare riferimento ad uno dei seguenti ambiti di intervento: il contrasto alla tratta e allo sfruttamento lavorativo e sessuale – a disposizione fino a 1,5 milioni di euro; la valorizzazione del lavoro, anche autonomo, nelle forme associative tipiche del terzo settore (imprese sociali, cooperative sociali, ecc) – a disposizione fino a 2 milioni di euro.

Le idee devono essere presentate on-line alla Fondazione CON IL SUD entro il 3 luglio 2014, illustrando sinteticamente l’intervento proposto, l’innovatività della metodologia da applicare, indicando i beneficiari e i partner, con particolare riferimento all’organizzazione di immigrati coinvolta. Gli interventi dovranno essere realizzati nelle sei regioni meridionali:Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La valutazione delle idee terrà conto di aspetti come l’innovatività, il contributo in termini di opportunità di integrazione e di inserimento offerte agli immigrati, il partenariato coinvolto.
La Fondazione provvederà, dopo un processo di verifica e valutazione di tutte le idee progettuali ricevute e considerate ammissibili, alla pre-selezione di quelle ritenute maggiormente in linea con lo spirito dell’iniziativa. Le idee pre-selezionate dovranno essere convertite in progetti esecutivi attraverso la presentazione di una proposta di progetto più dettagliata e completa.

 

Lo scenario

A partire dagli anni duemila si è verificato un consistente fenomeno di crescita del numero di immigrati nel nostro Paese, con oltre il 300% di incremento della popolazione residente e lavorativa . Nel solo 2013 la popolazione straniera residente in Italia è aumentata di oltre 334 mila unità (+8,2% rispetto all’anno precedente) .
L’incremento della presenza di stranieri, spesso associato a un peggioramento delle opportunità occupazionali degli italiani, in realtà, può rappresentare una preziosa risorsa per la crescita del Paese. Più che in altri Stati, in Italia la presenza degli immigrati costituisce un sostegno per l’economia: tra i Paesi dell’eurozona, infatti, l’Italia è l’unico dove il tasso di occupazione dei lavoratori extra-Ue supera i valori medi riferiti al totale della popolazione e, inoltre, negli ultimi anni, l’imprenditoria straniera ha mostrato un tasso di crescita impressionante (alla fine del 2012 gli immigrati imprenditori in Italia in termini assoluti erano 232.668, con un incremento del 39,2% rispetto al 2007).
Nello stesso periodo, le regioni del Sud si sono trasformate sempre più da aree di passaggio in zone dove permanere e risiedere, trovando inserimento abitativo e lavorativo sia pure precario o sommerso, in un contesto di grande fragilità economica e sociale che accresce il rischio di esclusione. È in particolare in queste situazioni di vulnerabilità che si innestano fenomeni di sfruttamento lavorativo che, nei casi più gravi, sfociano nel traffico internazionale di esseri umani e nel lavoro forzato.
Lo sfruttamento lavorativo, che può svilupparsi particolarmente in determinati settori economici come quello agricolo, dell’edilizia e del lavoro domestico, è un fenomeno ancora sottovalutato e scarsamente contrastato, ma è anche la forma di schiavitù moderna più diffusa e meno percepita, anche perché si manifesta in modo sommerso, in contesti difficilmente monitorabili.
La Fondazione CON IL SUD intende dunque intervenire in questo ambito, per sostenere interventi capaci di arginare il fenomeno dello sfruttamento e valorizzare il lavoro come strumento di integrazione degli immigrati nelle comunità di adozione.

 

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