Il sapore del Mediterraneo nell’ex convento di Ragusa
RAGUSA - 8 Ottobre 2015
In una terra ricca di arte e di cultura, ma anche teatro di incontro tra le tradizioni culinarie del Mediterraneo è stato realizzato il “Centro di Enogastronomia del Mediterraneo”, con l’obiettivo di valorizzare sia il patrimonio storico-culturale che quello enogastronomico della Sicilia, offrendo opportunità concrete ai giovani del territorio. Un progetto promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista in partnership con fondazioni, istituzioni, cooperative sociali e organizzazioni del territorio, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.
Il Centro sorge nei locali ristrutturati dell’Antico Convento dei Cappuccini, un edificio cinquecentesco dal grande valore storico e artistico situato all’interno dell’antico Giardino di Ragusa Iblea, oggi patrimonio dell’Unesco.
Dopo i lavori di ristrutturazione del bene, che hanno restituito alla città non solo uno dei suoi edifici storici e culturali ma anche un nuovo strumento di promozione del territorio, il progetto ha permesso la nascita della Scuola Mediterranea di Enogastronomia – Nosco; dell’Hotel Antico Convento e del Ristorante Cenobio, dove oggi lavorano dieci persone, per lo più giovani fino ai 30 anni.
Tre spazi di crescita professionale e di riscoperta delle tradizioni siciliane e del Mediterraneo.
Nosco, che dal latino richiama il senso ampio della “conoscenza”, è una scuola che affianca alla didattica – che trasmette agli aspiranti cuochi tecniche e segreti dell’arte culinaria con l’aiuto di esperti – una vocazione sociale (i guadagni della gestione sono devoluti per il sostegno di interventi socio assistenziali), multi-culturale (la scuola permette l’incontro tra culture e tradizioni enogastronomiche di diversi paesi dell’area mediterranea), e di promozione del territorio, valorizzando le bellezze di Ragusa da un punto di vista anche turistico. Corsi per cuochi professionisti, direttori di sala, camerieri e baristi.
Questa l’offerta di Nosco, che accoglie non solo aspiranti cuochi provenienti dalla Sicilia e da altre regioni italiane, ma anche dal resto del mondo. I cinque corsi che si sono svolti fino ad oggi hanno permesso a tanti giovani di trasformare la propria passione in una professione, in Italia e all’estero, con l’importante compito di “esportare” sapori e saperi della cucina mediterranea. Ad agosto e settembre, inoltre, i ragazzi della Scuola di Enogastronomia hanno partecipato ad EXPO, al Padiglione Bio-Mediterraneo, dedicato allo spirito della cucina mediterranea, al valore e al significato dell’incontro, della compresenza e dell’integrazione.
Il ristorante del Centro, invece, accoglie nella suggestiva struttura un turismo di qualità che unisce la piacevolezza della tavola ad approfondimenti di cultura enogastronomica dedicati agli amanti della buona cucina. L’hotel, infine, ha trasformato le celle del convento in posti letto e ha prestato le pareti all’esibizione di mostre temporanee d’arte pittorica, per soggiorni all’insegna della naturalità ma anche della modernità e del comfort.
Tra le “ambizioni” per il futuro, la riapertura dell’antica Biblioteca del Convento, per il recupero dei testi delle antiche ricette dei frati, per consentirne la consultazione, ma soprattutto per avviare progetti specifici per la preparazione delle antiche vivande della tradizione.