Il Rapporto di Crescere al Sud
NAPOLI - 12 Dicembre 2012
L'11 dicembre è stato presentato a Napoli il nuovo rapporto “Fare Comunità Educante: la Sfida da Vincere” di Crescere al Sud, alleanza tra organizzazioni ed esperienze attive nel Mezzogiorno sul tema della tutela dei diritti dei minori, promossa da Save the Children e Fondazione CON IL SUD.
L’emergenza infanzia nelle regioni del Sud: 417.00 minori in povertà assoluta, spesa sociale e asili nido ai minimi nazionali, dispersione scolastica oltre il 20%.
L’Italia non è un paese per bambini e adolescenti, li ha dimenticati da tempo, non investe su di loro e sul loro futuro e non li protegge come dovrebbe. E’ fatta prima di tutto di povertà, più della metà degli under 18 in povertà assoluta del Paese sono nel Mezzogiorno, 417.000 su 720.000, dove in un solo anno, tra 2010 e 2011, le famiglie con minori povere sono aumentate del 2%.
Per famiglie e minori far quadrare i conti diventa impossibile se anche la spesa sociale comunale che li dovrebbe sostenere è la più bassa d’Italia, 61 euro in media nelle principali regioni meridionali che scendono a 25 in Calabria, contro i 282 dell’Emilia Romagna o i 262 del Veneto. Povertà e disagio colpiscono in particolare chi è più vulnerabile, come le mamme con meno di 20 anni, le “madri bambine”, che sono soprattutto al sud (3,38% a Napoli contro lo 0,97% di Milano), dove il matrimonio precoce può essere visto come l’unica possibilità di emancipazione dal proprio nucleo familiare d’origine.
Se la povertà pesa così tanto sulle piccole spalle di bambini e adolescenti del sud, il percorso di crescita e quello educativo spesso non riescono a fare la differenza in positivo. Nonostante il sole, il benvenuto per gli ultimi arrivati, i bambini da 0 a 2 , è “glaciale”, visto che in regioni come Sicilia, Calabria, Campania e Puglia sono in media solo 5 su 100 quelli presi in carico negli asili nido pubblici o nei servizi integrati, contro i 27 di Valle d’Aosta e Umbria o i 29 dell’Emilia Romagna. Il tempo pieno in alcune regioni del Mezzogiorno è una chimera, supera di poco il 7% in Sicilia e Campania contro la media nazionale del 29%, mentre l’abbandono scolastico precoce nelle stesse regioni riguarda almeno 1 adolescente su 5, come succede anche in Sardegna, e non è completamente sconnesso dallo sfruttamento precoce del mercato del lavoro. Ma fuori dalla scuola ci sono spesso anche i veleni della criminalità organizzata che convive regolarmente con i 681.942 minori residenti nei comuni sciolti per mafia al sud, o quelli delle aree contaminate da impianti siderurgici, chimici, petrolchimici, attività portuali, discariche urbane e industriali fuori controllo che soffocano quasi un milione di bambini e adolescenti, più di 840.000 nelle sole Campania e Puglia.
Queste le principali forme di disagio e difficoltà che coinvolgono a vari livelli i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie che vivono al sud identificate dal nuovo rapporto ““Fare Comunità Educante: la Sfida da Vincere” presentato in occasione dell’incontro di Crescere al Sud.
Oltre ai rappresentanti di tutte le associazioni e organizzazioni che danno vita a Crescere al Sud, hanno preso parte all'incontro il Presidente della Fondazione CON IL SUD Carlo Borgomeo, il Presidente di Save the Children Italia Claudio Tesauro, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, Marco Rossi Doria, l'Assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Annamaria Palmieri.