Il grifone, specie rara da salvaguardare

ALGHERO (SS) - 12 Aprile 2017

La creatura leggendaria con il corpo di leone e la testa d'aquila nella realtà è un rapace di grandi dimensioni, un avvoltoio. Fino a 70 anni fa poteva essere avvistato in quasi tutte le aree montuose della Sardegna. Oggi è al centro di un progetto sperimentale di tutela nell’area di Alghero.

La Sardegna è l’unica regione italiana che vanta una popolazione autoctona di Grifone. Nel resto d’Italia si hanno prove certe di nidificazione soltanto per la Sicilia, dove la specie si è estinta nel 1965 a causa dell’uso di bocconi avvelenati. Negli ultimi 10 anni sono stati avviati progetti di “introduzione” e “re-introduzione” nell’Italia peninsulare (Friuli, Appennino abruzzese, Calabria) e in Sicilia.

A differenza di altri rapaci come l’aquila e il falco, questi avvoltoi non cacciano e si cibano solo di carcasse. In Sardegna si nutrono quasi esclusivamente di quelle di ungulati domestici (bovini, suini, equini, ovini e caprini) allevati allo stato brado e quindi facilmente accessibili. Il lavoro dei grifoni come “spazzini della natura” è legato al loro sistema digestivo che come un’arma formidabile può distruggere la maggior parte degli agenti patogeni.

Sebbene sia evidente l’importante ruolo svolto dai grifoni a beneficio dell’uomo, risulta ancora scarsa l’attenzione riposta dalla cittadinanza sulla possibilità di estinzione di questa specie. Vi è infatti l’esigenza di rendere partecipi e di coinvolgere direttamente i cittadini, facendo sì che il Parco Regionale di Porto Conte, area protetta dove vive e nidifica il grifone in Sardegna, venga vissuto come un luogo che appartiene a tutta la comunità.

Il progetto “Vivere il Parco”, per questo, vuole valorizzare il lato “sociale” del Parco, che si estende per 5.200 ettari, come luogo di tutti e che grazie al contributo della comunità può sviluppare al meglio la propria missione: implementare il suo ruolo come attore dello sviluppo locale, grazie alla sua intrinseca capacità di coniugare crescita economica, sostenibilità ambientale e tutela dei beni comuni.

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e promosso da Uisp Sardegna in collaborazione con istituzioni e organizzazioni locali, sta attivando collaborazioni con le scuole, sta incoraggiando percorsi di sensibilizzazione all’educazione ambientale e all’attività motoria all’aperto, quale volano di promozione all’eco-sostenibilità, per garantire continuità alle attività proposte e alla visibilità e fruibilità del Parco. E per far sì che lo sviluppo della consapevolezza del rispetto nei confronti della natura passi in prima battuta dai bambini.

(Articolo presente nella newsletter cartacea della Fondazione, disponibile qui>>)

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