Il “cortile dei bambini”
NAPOLI - 8 Aprile 2014
Ogni bambino ha delle domande. Ogni bambino coltiva i suoi "perchè?", i suoi "come?" sulla vita, sulla morte, sul cielo, sulla terra e su tutte quelle cose che sono tra cielo e terra, sui grandi temi che interpellano la società. Da un' intuizione del cardinale Gianfranco Ravasi dai cortili della città si arriva allora al Cortile dei Bambini.
L'anima dell'iniziativa è la stessa che informa il Cortile dei Gentili, il progetto del Pontificio Consiglio della Cultura per promuovere il dialogo tra credenti e non credenti. Il Pontificio Consiglio della Cultura ha tratto ispirazione per creare luoghi d'incontro e di dialogo, spazi di espressione libera e rispettosa per coloro che non credono e per coloro che si pongono delle domande riguardo alla propria fede. Il Cortile è una finestra sul mondo della cultura contemporanea che vuole mettersi in ascolto delle voci che vi risuonano.
Nel caso dell’inziativa “Il Cortile dei Bambini”, l'attenzione è rivolta ai germogli della nostra società, i più piccoli, per insegnare loro a vivere il futuro che li attende. L’evento è dedicato al tema “Scavatori di luce” e prevede due momenti. Il primo si è svolto questa mattina a Napoli, presso le Catacombe di San Gennaro: 400 bambini delle periferie e di alcuni quartieri difficili di Napoli hanno partecipato a 12 laboratori, realizzati da associazioni e cooperative del territorio coinvolte nei progetti sostenuti dalla Fondazione CON IL SUD, e ad attività capaci di declinare il tema dell’iniziativa, avvicinando i ragazzi al concetto di bellezza, arte e cultura: dai laboratori di pittura, ceramica, cartapesta, fotografia, riciclo, cinema, musica, ambiente, alla street art, alla visita delle Catacombe, al concerto della Sanitansamble, promosso dall' Associazione L’Altra Napoli Onlus.
Il secondo appuntamento è previsto per il 31 maggio a Roma: i ragazzi napoletani partiranno dal capoluogo campano e raggiungeranno in treno la Capitale. Ad aspettarli, 100 coetanei di alcuni quartieri della periferia romana. Insieme incontreranno Papa Francesco e visiteranno il Vaticano e il Colosseo.
"Abbiamo scelto, assieme al Ministero dell'istruzione – spiega Patrizia Martinez, responsabile del 'Cortile dei bambini' – scuole lontane dal centro, lontane dai luoghi della bellezza e della cultura. I bambini sono preparati dalle maestre alla visita delle catacombe, ma restano incantati da ciò che c'è di bello e luminoso sotto terra. Grazie anche alle spiegazioni dagli archeologi si accostano con curiosità a una tematica storica generalmente ostica per bambini fra i 9 e i 10 anni". "Lo scopo del 'Cortile dei bambini’ – aggiunge – è far sì che bambini di tutto il mondo possano conoscersi tra di loro, scambiare impressioni su luoghi artistici o sacri che circondano la nostra quotidianità ma che spesso non conosciamo. Far arrivare arte, conoscenza e cultura nelle loro vite perché siano stimolo per il loro futuro”.