Fuoriclasse: in Calabria e Campania contro la dispersione scolastica
ROMA - 12 Settembre 2014
In Italia il numero di early school leavers – ragazzi e ragazze che si sono fermati alla terza media e fuori da qualsiasi altro percorso formativo – è molto alto: circa 110.000 giovani fra i 18 e i 24 anni nel 2013, pari al 17% in questa fascia di età. Una percentuale 7 punti sopra l’obiettivo Ue del 10% e che nel Sud Italia sale fino al 19,4% con un picco del 22,2% in Campania.
Ma il disagio scolastico, che può culminare nell’abbandono della scuola, si può battere, come dimostrano i risultati del programma “Fuoriclasse” per il contrasto alla dispersione scolastica di Save the Children, avviato nel 2012 a Napoli, Scalea e Crotone, in collaborazione con Libera e il finanziamento di Bulgari e di Fondazione CON IL SUD.
Per la prima volta un progetto di contrasto alla dispersione scolastica è stato valutato nel suo reale impatto da un ente esterno e accreditato – la Fondazione Giovanni Agnelli – che ha confrontato i risultati ottenuti con i 750 bambini e adolescenti direttamente coinvolti nelle attività di Fuoriclasse con quelli di compagni appartenenti a classi e scuole non partecipanti . La comparazione ha rivelato che: gli ingressi in ritardo alle lezioni si sono quasi dimezzati, con una drastica diminuzione anche dei ritardatari cronici. Si sono anche sensibilmente contratte le assenze: gli alunni delle scuole medie hanno ridotto di ben 11 giorni le loro assenze su base annua anche in virtù di un rinnovato interesse delle famiglie per l’andamento scolastico dei figli. In fine, la maggiore regolarità nella frequenza comincia a dare i primi frutti anche i termini di rendimenti scolastici che per gli studenti delle medie migliorano del 4-6%.
I dati sono stati resi noti oggi a Roma alla presenza del sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca Roberto Reggi. Tra i partecipanti all'incontro, il Presidente della Fondazione CON IL SUD Carlo Borgomeo, che ha dichiarato: "La dispersione scolastica rappresenta il lato più amaro e preoccupante del divario Nord-Sud. Per questo la Fondazione è in prima linea per sostenere interventi efficaci per contrastare il fenomeno, promuovendo la collaborazione tra realtà ed esperienze differenti”.