Fare sviluppo valorizzando i beni confiscati

CASERTA - 1 Settembre 2014

Nell’ambito del progetto di sviluppo locale La Res, 11 imprese del casertano hanno firmato un contratto di rete per accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mercato nazionale ed internazionale. La particolarità dell’accordo risiede nell’impegno ad utilizzare o a sostenere l’utilizzo e la valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata.

Il documento è il primo contratto di rete in Italia che prova ad innescare uno sviluppo locale centrato sull’economia sociale come antidoto all’economia criminale, promuovendo uno sviluppo che persegue l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini ed incrementa capitale sociale nella legalità.

Cinque gli obiettivi della collaborazione imprenditoriale: promuovere e sostenere un incubatore di start-up d’imprese a vocazione sociale impegnate nel riutilizzo dei beni confiscati; la realizzazione e la promozione di un marchio collettivo “R.E.S. – Rete di Economia Sociale – Le Terre di don Peppe Diana”; la realizzazione di una piattaforma di e-commerce; la promozione e costituzione di una Fondazione di Comunità; la promozione e lo sviluppo di filiere settoriali, in particolare dell’agroalimentare sociale, del turismo responsabile, della comunicazione sociale, delle energie da fonti rinnovabili ed altre funzionali all’uso dei beni confiscati.

Il progetto La Res – Rete Economia Sociale è sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e promosso dal Comitato Don Peppe Diana in collaborazione con un’ampia partnership di cooperative sociali, associazioni, organizzazioni, università, istituzioni del territorio.

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