Dolcificanti ipocalorici da piante mediterranee
NAPOLI - 26 Marzo 2015
Un innovativo progetto di ricerca applicata, dal titolo semplice e diretto "Produzione di dolcificanti ipocalorici da piante mediterranee", potrà cambiare la vita di tante persone, soprattutto diabetiche, e creare opportunità di sviluppo per il territorio. Intanto ha permesso il rientro in Italia e l’assunzione di 3 giovani ricercatori.
Napoli_Il sapore dolce è tradizionalmente associato allo zucchero, al miele, e in generale ai cibi ipercalorici. Pochi tuttavia sanno che in natura esistono anche dei dolcificanti di origine proteica, tutti isolati da piante tropicali. Queste sostanze sono estremamente dolci, fino a 10.000 volte più dello zucchero. Vale a dire che pochi milligrammi di proteina equivalgono in dolcezza a dieci chili di zucchero. Il consumo regolare di queste sostanze introduce un apporto calorico insignificante nella dieta, e quindi si addice a soggetti che abbiano bisogno di osservare un regime alimentare ipocalorico o evitare l’uso di carboidrati. In questa categoria rientrano sia persone che soffrono di disfunzioni metaboliche sia diabetici e obesi, condizioni che affliggono circa il 10% della popolazione nei paesi occidentali, tra cui l'Italia. Per questo motivo, già a partire dagli anni '60, si è assistito ad un'enorme diffusione nel mercato alimentare di dolcificanti alternativi allo zucchero. Molte delle sostanze attualmente in commercio, pur sostituendo il tradizionale zucchero da tavola, presentano tuttavia uno spiccato retrogusto che altera sgradevolmente il gusto di cibi e bevande, o hanno effetti collaterali indesiderati, che oscillano dalla potenziale azione cancerogena, alle alterazioni metaboliche, fino al deterioramento della flora batterica intestinale. Inoltre, alcune di queste sostanze hanno applicazioni limitate o ne è limitata la produzione, a causa della difficoltà delle procedure di estrazione o di sintesi. D'altro canto le proteine dolci sono potenzialmente prive di tali effetti collaterali, sono completamente biodegradabili attraverso i normali processi metabolici, e possono inoltre essere prodotte in laboratorio con processi biotecnologici a basso costo e rispettosi dell'ambiente. Nell'ambito del bando “Sviluppo Capitale Umano e Alta Qualificazione” la Fondazione CON IL SUD ha finanziato un progetto di ricerca, coordinato dal Dipartimento di Scienze Chimiche dell'Università di Napoli Federico II, volto all'identificazione di nuove proteine dolci che, rispetto a quelle finora note, presentino una dolcezza più elevata, una maggiore stabilità alla temperatura e possano essere preparate con processi innovativi, da destinare all'impiego in preparazioni alimentari o come additivi in formulazioni farmaceutiche.
La Fondazione CON IL SUD ha coperto i costi di questo progetto incoraggiando la ricerca scientifica finalizzata in un contesto imprenditoriale difficile come quello del Sud Italia. Il finanziamento ha inoltre previsto e quindi consentito il rientro dall'estero di due brillanti ricercatori che oggi lavorano al progetto e l'assunzione di un altro giovane ricercatore favorendo la valorizzazione del patrimonio scientifico del Meridione.
Prof. Delia Picone
Responsabile scientifico del progetto, Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze Chimiche
Articolo presente nella newsletter "Esperienze con il Sud">>