Crescere al Sud
NAPOLI - 3 Agosto 2011
Su un totale di 10.227.000 milioni di minori residenti in Italia, sono 3.859.000 quelli che vivono nel Sud e nelle isole. Tra questi si concentra il più alto tasso di condizioni di svantaggio e di disagio sociale.
Questo il punto di partenza di “Crescere al Sud”, la prima conferenza programmatica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel Mezzogiorno promossa da Save the Children e “Fondazione CON IL SUD” che si svolgerà il 30 settembre prossimo a Napoli nell’ambito della tre giorni di manifestazione “Con il Sud – Giovani e comunità in rete” promossa dalla Fondazione in occasione del suo quinto anniversario.
E’ on-line il nuovo sito www.crescerealsud.it per raccogliere adesioni e contributi all’evento attraverso quattro forum tematici di discussione: comunità educante; lotta alla povertà, vecchi e nuovi bisogni; cittadinanza e legalità; gioco, ambiente e salute.
La povertà relativa al Sud è alta più del doppio che nel resto del Paese e colpisce in particolare le famiglie con bambini. Sono 410mila i bambini e gli adolescenti che al Sud vivono in condizioni di povertà assoluta. E’ stato rilevato un divario abissale nelle possibilità di apprendimento di uno studente del Sud rispetto ad un coetaneo che vive nel Nord d’Italia, indipendentemente dalle caratteristiche individuali e dalla scuola che frequenta. La dispersione scolastica, presente in tutto il Paese, raggiunge al Sud i picchi più alti, collegandosi a fenomeni di sfruttamento sul lavoro minorile e di coinvolgimento dei minori in circuiti di illegalità. E, paradossalmente, proprio nelle regioni del Sud la spesa sociale per l’infanzia e i servizi socio educativi sono più carenti.
Non mancano, nel Mezzogiorno, esperienze di eccellenza per l’infanzia e l’adolescenza. Le regioni del Sud dispongono anzi di un patrimonio di esperienze di altissimo valore. Il problema è che la voce di chi è sul campo spesso non trova ascolto e le buone esperienze locali non riescono a fare sistema.
E’ fondamentale dunque un cambio di rotta, un impegno condiviso delle istituzioni e di tutti gli attori sociali ed economici per assicurare ai bambini e agli adolescenti che vivono al Sud una prospettiva di crescita ricca di opportunità e di diritti.
“Non possiamo rassegnarci a veder aumentare, di anno in anno, le diseguaglianze nei diritti dei bambini che raggiungono al Sud un livello inaccettabile,” ha dichiarato Raffaela Milano, direttore programmi Italia Europa di Save the Children. “Partendo da “Crescere al Sud” vogliamo costruire un piano che incida sui diritti violati dell’infanzia del Mezzogiorno, dalla lotta alla povertà minorile alla dispersione scolastica, dallo sfruttamento sul lavoro alla tutela della salute, proponendo una agenda di impegni precisi e misurabili per tutti i soggetti istituzionali, sociali ed economici”.
“La condizione dell’infanzia costituisce la più odiosa ed inaccettabile espressione del divario Nord – Sud. Ma anche la più preoccupante se si guarda alle prospettive di sviluppo del nostro Mezzogiorno” ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. “Finalmente si sottolinea che il capitale umano è la leva per costruire percorsi di sviluppo non effimeri. Un’area in cui vengono ignorati i diritti dei bambini è un’area senza futuro”.
Quando si parla di Sud è bene reimpostare la gerarchia delle priorità. Save the Children e “Fondazione CON IL SUD” invitano tutti i soggetti impegnati per la tutela dei diritti e degli adolescenti a partecipare attivamente al percorso di preparazione della Conferenza anche attraverso il sito www.crescerealsud.it.
Tra i protagonisti attivi della Conferenza di settembre ci saranno anche molte ragazze e ragazzi che vivono al Sud e che saranno impegnati in prima persona nella costruzione dell’evento, in forme e modi diversi e creativi.