Comunicare vuol dire fiducia
28 Aprile 2025

“Comunicare vuol dire fiducia. La comunicazione sociale per il cambiamento” di Fabrizio Minnella (Rubbettino, 2025)
Qual è il compito della comunicazione e che ruolo svolge nei processi di cambiamento? Sono due interrogativi alla base di un originale viaggio nel mondo della comunicazione sociale, in cui informazione e percezione si con-fondono e i limiti si trasformano in opportunità. L’autore esplora le potenzialità della comunicazione sociale con un approccio analitico e pragmatico, partendo da esperienze ed esempi concreti maturati sul campo, con protagonisti il Terzo settore, la partecipazione e l’innovazione sociale. I processi di cambiamento sono fenomeni sociali, interessano tutti e ciascuno. E hanno a che fare con la narrazione. La comunicazione sociale riguarda il terzo settore, la filantropia, le istituzioni e sempre più anche il mondo profit. Interessa le persone. Il volume si rivolge a coloro che nel percorso di cambiamento hanno o dovrebbero avere un ruolo di “narratore”: studenti, comunicatori, creativi, amministratori, dirigenti, operatori e volontari.
La Fondazione Con il Sud, per rimarcare ulteriormente l’importanza di questo tema, ha deciso di dedicare la pubblicazione annuale proprio ad un libro sulla comunicazione sociale, curata da Fabrizio Minnella, responsabile della comunicazione di Fondazione Con il Sud e Con i Bambini.
“La comunicazione è uno degli strumenti fondamentali per realizzare il cambiamento sociale” sottolinea il presidente della Fondazione Con il Sud Stefano Consiglio nella prefazione. “Anche per la Fondazione Con il Sud la comunicazione rappresenta una leva di gestione strategica per raggiungere la mission che è quella di rafforzare la coesione sociale nel Sud Italia. Per farlo siamo profondamente convinti che uno dei tasti su cui agire è quello di dimostrare che nel sud è possibile migliorare le cose, che è possibile realizzare sogni, è possibile costruire iniziative in risposta ai bisogni che emergono dai territori ed è possibile farlo mettendo a punto progetti in grado di autosostenersi, creando occupazione. Per raggiungere questo obiettivo bisogna da un lato contribuire e stare al fianco di chi sui territori realizza interventi di questo tipo e dall’altro far conoscere queste realtà e diventare protagonisti di una narrazione “altra” del Sud molto lontana dal racconto tossico e negativo che caratterizza spesso la descrizione del Sud”.