Al via la cooperativa Le Terre di don Peppe Diana
CASTEL VOLTURNO (CE) - 31 Marzo 2010
E’ stato pubblicato il bando pubblico per la selezione di 5 figure professionali che andranno a costituire la cooperativa sociale che gestirà, nella fase iniziale, un caseificio, terreni agricoli, operante quindi nei settori lattiero – caseario e agroalimentare sui terreni confiscati alla camorra nei comuni di Cancello ed Arnone, Carinola, Castel Volturno, Pignataro Maggiore e Teano.
Prende il via la cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra” che vede insieme le Istituzioni e la società responsabile per lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio, che non vuole più essere terra di camorra. La nascita di questa realtà si inserisce all’interno del progetto “La mozzarella della legalità”, finanziato dalla Fondazione per il Sud.
Trasformare queste terre, confiscate a spietati criminali, nelle “Terre di don Peppe Diana”, per continuare, nel suo segno, a costruire comunità alternative alle mafie è il sogno di quanti, in questi anni, hanno tenuta accesa la fiaccola della memoria del giovane sacerdote ucciso dalla camorra nella sua chiesa. Sono 5 le figure professionali richieste: un operaio agricolo trattorista, due operai aiuto casaro, un agronomo o agrotecnico o perito agrario, un responsabile prodotto.
Il bando è stato proprogato al 31 marzo 2010.
La domanda di adesione potrà essere richiesta e ritirata presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di ciascuno dei Comuni promotori del bando, nonché scaricata dal sito www.libera.it, www.dongiuseppediana.it, www.fondazioneperilsud.it e dal sito www.beniconfiscati.gov.it, oltre che dai siti delle istituzioni ed enti locali coinvolti. Con il bando pubblico si vuole favorire le capacità, i talenti e le sensibilità locali al fine di selezionare un gruppo di giovani che, dopo una fase di formazione e di start-up, concretizzerà il piano d’impresa della prima cooperativa Libera Terra in Campania.
Lo studio di fattibilità, elaborato dall’Agenzia Cooperare con Libera Terra grazie alle competenze messe a disposizione dai soci Granarolo, Alce Nero & Mielizia, CIA e Legacoop Campania, prevede la realizzazione di una impresa cooperativa attenta alle produzioni biologiche di alta qualità e rispettose delle tradizioni locali, capace di coinvolgere altri produttori sani del territorio promuovendo anche attività di fattoria didattica e di turismo responsabile. Particolare attenzione verrà data anche alla fase di selezione e formazione professionale dei candidati, grazie all’esperienza degli associati Obiettivo Lavoro e Erfes Campania.
Prima dell’avvio dell’attività imprenditoriale, il bene confiscato a Castel Volturno è stato utilizzato come bene collettivo. Molte organizzazioni del mondo sindacale, imprenditoriale, economico, culturale, istituzionale hanno aderito all’invito di presidiare la struttura rendendola viva, con iniziative, eventi, campi di volontariato, infopoint e sportelli di servizio.
Il grano raccolto nel comune di Pignataro Maggiore è stato trasformato nei paccheri Libera Terra, che nei prossimi giorni saranno distribuiti e commercializzati in tutta Italia