2 progetti per i ragazzi di Bari e Catania

ROMA - 11 Ottobre 2012

La Fondazione CON IL SUD e la Fondazione Laureus hanno avviato una iniziativa congiunta per realizzare, attraverso lo sport, esperienze di crescita e modelli educativi positivi in contesti urbani a forte rischio di esclusione sociale nelle città di Bari e Catania.
Attraverso il Bando Polisportiva, rivolto a organizzazioni del terzo settore e del volontariato, sono state finanziate due iniziative della durata biennale, assegnando complessivamente 280.000 euro.

Il progetto “Sport di Famiglia” – promosso nel capoluogo pugliese dall’Associazione CUS Bari in collaborazione con la Cooperativa sociale CAPS, la Cooperativa sociale Esedra, la Cooperativa sociale Il Sogno di Don Bosco, l’Università degli Studi di Bari e sostenuto con  120.000 euro – coinvolgerà 150 minori “fuori famiglia” italiani e stranieri, ospiti delle principali comunità educative comunali, in attività sportive e formative, opportunità di confronto, crescita, scambio e contrasto alla marginalità.

Il progetto “Polisportiva Catania” – promosso dalla Cooperativa sociale Prospettiva in partnership con la Cooperativa sociale Marianella Garcia, la Confraternita Maria SS del Soccorso, CSI – Comitato provinciale, ASD I Briganti, ASD Nuoto Catania, ASD Kaos Team, ASD PGS Risurrezione, AIES sez. Sicilia, ASD Polisportiva Giovaninsieme, ASD Polisportiva Cristo Re, ASD S.Maria di Nuovaluce, UISP Catania – Comitato territoriale, Università di Catania, USSM Catania – realizzerà una “polisportiva diffusa” in quattro municipalità (San Giovanni Galermo, Librino, Centro, Monte Po e Nesima). L’iniziativa, sostenuta con 160.000 euro, coinvolgerà 160 minori a rischio di marginalizzazione e devianza in attività sportive, di accompagnamento educativo e orientamento scolastico e lavorativo.

Il Bando ha voluto stimolare azioni su diversi livelli: territoriale, per facilitare l’interconnessione di relazioni sociali e progettualità educative tra enti del terzo settore e società sportive che lavorano negli stessi contesti; educativo, attraverso l’ampliamento, l’integrazione e l’arricchimento dell’offerta di proposte educative presenti su un territorio con un’attività sportiva a forte valenza formativa; sociale, attraverso la promozione dell’integrazione e dell’inclusione sociale di soggetti svantaggiati.
Il modello di intervento proposto è rivolto a minori tra i 6 e i 18 anni provenienti da contesti a rischio o con problematiche conclamate, coinvolgendoli in servizi e attività sportive realizzati in rete con la collaborazione di enti educativi e associazioni sportive.

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