“Una finestra sul cortile” … della legalità
PALERMO - 16 Settembre 2014
Imparare dal passato per costruire un futuro all’insegna della legalità. Per 30 minori del circuito penale in carico all’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo, “La finestra sul cortile”, progetto promosso dall’Associazione Shalom col sostegno di Fondazione CON IL SUD, ha rappresentato un importante momento di crescita all’interno dei percorsi di recupero dei singoli partecipanti. Percorsi intrapresi col supporto di un’equipe multidisciplinare che ha accompagnato i ragazzi lungo le varie tappe del viaggio intrapreso dentro se stessi e portato avanti in un’ottica di cambiamento.
Prendendo parte ad un laboratorio di narrazione, tenuto settimanalmente all’interno dei locali del Centro diurno polifunzionale, attigui all’Istituto penale minorile, i ragazzi dei primi due gruppi coinvolti, da giugno 2013 a giugno 2014, cui subentreranno altri quindici minori nell’ultimo dei tre semestri in programma, hanno avuto la possibilità di raccontarsi, condividendo se stessi all’interno dei gruppi.
Tirando fuori esperienze, vissuti ed emozioni hanno lavorato sul proprio passato e sul proprio presente, gettando uno sguardo anche al proprio futuro, condividendo sogni, speranze e aspettative, senza tralasciare le comprensibili paure. A supportarli individualmente, contestualmente al loro percorso di rielaborazione e agli inevitabili momenti di difficoltà, psicologi e assistenti sociali all’interno di un gruppo di sostegno, anch’esso a cadenza settimanale. Il loro appoggio e quello di tutti gli altri operatori ha spronato i ragazzi a mettersi in gioco, accettando di darsi delle regole, facendo squadra nei momenti critici e cementando il gruppo in quelli conviviali.
Anche il laboratorio teatrale è stato un momento di condivisione, un’ulteriore occasione per rielaborare il proprio vissuto all’interno di un processo educativo in grado di sensibilizzare i minori rispetto al tema della legalità, partendo dal presupposto che “chi rispetta le regole del teatro, impara a rispettare le regole della vita”. Col supporto di una delle associazioni partner del progetto, affiancati dagli attori dell’annessa compagnia, i ragazzi si sono cimentati nel ballo, nel canto e nella recitazione. Con “Petali nel blu”, di scena al teatro Don Orione di Palermo lo scorso dicembre e la “Finestra sul palcoscenico”, organizzato a fine giugno presso il teatro della Chiesa Maria SS. Consolatrice, inframmezzati dall’esibizione nel teatro dell’Istituto penale minorile al cospetto dei detenuti, i ragazzi di entrambi i gruppi sono stati coinvolti in spettacoli a sfondo sociale.
A coronamento delle attività laboratoriali i minori di entrambi i gruppi, supportati ancora una volta da un’equipe multidisciplinare, hanno portato la propria testimonianza presso i pari età delle scuole cittadine. I quattordici incontri organizzati negli istituti di primo e secondo grado, insieme ad una serie di incontri pubblici di natura altamente educativa, hanno dato un senso più profondo al percorso dei ragazzi, coinvolti alternativamente in veste di testimonial di legalità.
La valenza educativa del messaggio trasmesso di volta in volta ai propri coetanei si è rivelata di gran lunga più efficace di qualunque messaggio veicolato in forma teorica o didascalica. La testimonianza diretta di giovani entrati nel circuito penale è stata recepita in ogni scuola con interesse e partecipazione dai pari età più fortunati, visibilmente colpiti dal percorso dei ragazzi e dal loro ravvedimento al culmine di un percorso di crescita che li ha portati a comprendere l’importanza delle regole.
Stefania Covello (redattrice del progetto)
#esperienzeconilsud @conilsud
(Articolo presente sulla newsletter cartacea della Fondazione, disponibile qui)