Quando la manna non cade dal cielo
CASTELBUONO E ISNELLO (PA) - 30 Maggio 2016
Castelbuono e Isnello (Pa)_ Due piccoli centri nel parco delle Madonie, a pochi chilometri da Palermo, in cui con il sostegno della Fondazione CON IL SUD è stato avviato un processo di sviluppo locale che sin dall’inizio ha coinvolto le istituzioni, le realtà non profit, imprenditoriali e giovanili del territorio per individuare gli interventi da realizzare.
Tra questi, il progetto “Quando la manna non cade dal cielo”, nato dalla volontà di tutelare e valorizzare l’antica produzione della manna da frassino. L’unicità della manna è innanzitutto rappresentata dalla sua localizzazione geografica, ovvero dal fatto che la frassinicoltura è prerogativa del territorio Castelbuono/Pollina.
L’eccellenza del prodotto è dimostrata dalle sue proprietà nutraceutiche che ne permettono la differenziazione rispetto ad altri prodotti già sul mercato. La naturalità e salubrità della manna consentono di soddisfare le esigenze di una fetta di mercato sempre più crescente, ovvero i consumatori attenti alla naturalità dei propri consumi (organic generation), sia a livello alimentare, ma altresì cosmetico e farmaceutico. Il progetto coinvolge i principali produttori di manna del territorio, organizzati in 4 cooperative. Un gruppo che ha formalizzato la sua natura nel Consorzio Manna Madonita, responsabile di tutte le attività finalizzate alla tutela e valorizzazione della manna.
La prima fase progettuale riguarda la rimessa in coltura di terreni interessati dalla presenza di frassineti abbandonati. L’obiettivo è ripristinare la coltura su 50 ettari di terreno già nella disponibilità delle partnership progettuali, aumentarlo fino a 60 ettari nei primi tre anni di progetto e fino a 100 ettari nei due anni successivi alla conclusione dell’iniziativa.
Ogni cooperativa agricola coinvolta metterà a disposizione appezzamenti di terreno da rimettere in coltura con frassini, ma anche con fave e ficodindia. Le fave serviranno per apportare al terreno l’azoto utile alla concimazione dei frassineti mentre i ficodindia verranno utilizzati per coprire le aree marginali non in grado di ospitare il frassino.
Altro punto fondamentale è la realizzazione di un laboratorio e l’ acquisto di macchinari e impianti che permettano di produrre manna pura e cosmetici da immettere sul mercato, nonché di macchinari agricoli che consentiranno alle cooperative di lavorare in autonomia. La manna prodotta verrà conferita al consorzio che si occuperà di purificarla in laboratorio e destinarla alla vendita.
Tra gli altri interventi realizzati nel territorio, il restauro dell’ex chiesa del Crocifisso a Castelbuono che sarà gestita da associazioni culturali, un’iniziativa di agricoltura sociale e “Design in Town”, che ha visto protagonisti oltre 60 designer e creativi, tra giovani professionisti e docenti, che lo scorso anno hanno coinvolto l’intera cittadinanza esplorando tradizioni, comportamenti, storie e aspirazioni e affrontando sei temi, ognuno in 48 ore di tempo, con workshop, incontri e mostre fino a notte fonda, restituendo idee innovative e di comunicazione alla comunità.
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