Il territorio si mobilita per il Ponte Magico
BARI - 27 Febbraio 2009
Giovedì 26 febbraio si è svolto nel capoluogo pugliese l’incontro sul Centro ludico-educativo per la prima infanzia ‘Ponte Magico’, per presentare i risultati di un modello didattico sperimentale per i bambini, il valore della formazione per i genitori e l’importanza di un centro per la prima infanzia per Bari Vecchia, affinché possa proseguire con regolarità anche dopo la naturale conclusione del progetto sostenuto dalla Fondazione per il Sud.
All’evento hanno partecipato i rappresentati delle istituzioni locali, della Fondazione e dei partner dell’iniziativa, per testimoniare la bontà e l’utilità di questo servizio per il territorio.
Il “Ponte Magico” è un progetto promosso e finanziato dalla Fondazione per il Sud con il Bando 2007 quale “iniziativa esemplare” per l’educazione dei più giovani nel Meridione.
Il centro ludico educativo, per bambini dai 15 mesi ai 6 anni, opera nel Borgo Antico di Bari, quartiere difficile della città, a forte rischio di devianza minorile e criminalità. In quest’ultimo anno il Ponte Magico, realizzato dalla cooperativa sociale Lavoriamo Insieme, ha offerto ai bambini del territorio uno spazio di crescita e di sviluppo, ha sostenuto le relazioni familiari identificandosi come luogo d’incontro, di sostegno e di formazione per genitori inseriti, assieme ai loro figli, in un percorso formativo-educativo, che li ha resi protagonisti, favorendo il cambiamento e la crescita. Nove genitori su dieci sono stati coinvolti infatti in attività educative accanto ai ragazzi, assistiti da pedagogisti e psicologi. Recependo e rispondendo ai bisogni del territorio il Ponte Magico si è pian piano radicato nella realtà del quartiere, coinvolgendo una rete di validi professionisti, impegnati nella crescita di bambini e genitori.
Il progetto sostenuto dalla Fondazione ora volge al termine. Per questo, la presentazione dei risultati è stata l’occasione per sensibilizzare il territorio sull’opportunità di procedere con l’offerta di un servizio di indubbia utilità sociale e largamente apprezzato dalla comunità locale. Lo hanno fatto principalmente le famiglie del quartiere, gli operatori e gli educatori coinvolti nel progetto, sollecitando le istituzioni locali a proseguire su quanto già avviato dalla Fondazione per il Sud, a garanzia di una iniziativa ritenuta per l’appunto esemplare per favorire il percorso di auto-sviluppo.