Incontro con Presidente della Camera
ROMA - 15 Luglio 2009
Il Presidente della Camera incontra i giovani dell’Associazione “Ragazzi di Strada” di Palermo.
Mercoledì 15 luglio ore 15.00
Montecitorio, Biblioteca del Presidente
L’Associazione Ragazzi di Strada, fondata da giovani abitanti del quartiere Zen di Palermo, è stata invitata dal Presidente Gianfranco Fini per un incontro a Montecitorio.
La richiesta è stata inviata da una giovane volontaria dell’associazione per offrire ai ragazzi del quartiere la possibilità di visitare la Camera dei Deputati.
L’associazione, anche attraverso i social network come Facebook, ha reso partecipe la Presidenza della Camera dell’attività sociale che svolge nel territorio, riscuotendo interesse e ottenendo per questo un incontro con il Presidente Fini.
In particolare, le iniziative avviate nel corso del biennio 2008/2009 sono nate dal progetto “Dire, Fare, Cambiare”, sostenuto dalla Fondazione per il Sud e rivolto a ragazzi del quartiere, per promuovere percorsi nuovi di accompagnamento alla legalità.
I giovani, di età compresa tra i 10 e i 22 anni, che saranno accolti dal Presidente della Camera sono residenti nello Zen e rientrano nei percorsi di recupero scolastico finalizzati al conseguimento della licenza media e nelle attività per il reinserimento sociale previste dal progetto.
L’incontro con il Presidente della Camera è l’ennesima opportunità che l’Associazione, attraverso il progetto “Dire, Fare, Cambiare”, offre ai giovani del quartiere. Ma è anche la dimostrazione della voglia di riscatto e di normalità dei ragazzi dell’ex Zen e di come le Istituzioni possano ridurre il senso di abbandono di questi giovani.
Lo scorso maggio, inoltre, le attività meritorie del progetto portato avanti dai “ragazzi di strada” hanno suscitato l’interesse del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitiano, che ha voluto consegnare loro una medaglia di bronzo al merito civile. Un riconoscimento che stimola e incoraggia le tante “energie buone” del territorio e che rafforza quelle iniziative volte a sostenere e favorire processi di infrastrutturazione sociale e di “auto-sviluppo”, che rappresentano la mission della Fondazione per il Sud.
Così come sottolinea Dario Pennino, giovane responsabile dell’Associazione:
“Spesso la prima considerazione che viene fatta, anche da chi si impegna, è ‘siamo abbandonati dalle istituzioni’. Ecco, noi non ci sentiamo parte di questa visone perché in questi due anni abbiamo visto un’attenzione da parte delle istituzioni che non ci aspettavamo. Noi siamo figli del nostro quartiere e in quanto figli amiamo il posto in cui viviamo più di ogni altra cosa, riconoscendone pregi e difetti. Questo entusiasmo è stata la ricetta per poter raggiungere gli obiettivi che c’eravamo posti. La Fondazione per il Sud per noi è stato lo stimolo principale per poter attivare tutte queste iniziative; sicuramente, senza il progetto ‘Dire, Fare, Cambiare’, le nostre attività non avrebbero avuto la continuità che il progetto ha garantito”.