Le idee dei giovani cambiano la storia
NAPOLI - 7 Giugno 2010
Convegno di studi sull’educazione dei giovani e la dispersione scolastica
“Le idee dei giovani cambiano la storia”
Analisi, criticità e riflessioni sul futuro di un progetto sociale rivolto ai giovani della Campania
Lunedì 7 giugno dalle ore 9.30 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli si svolgerà l’evento conclusivo de “La strada maestra”, progetto biennale realizzato dall’Associazione Agenzia Arcipelago Onlus di Napoli e sostenuto dalla Fondazione per il Sud nell’ambito dell’educazione dei giovani per il contrasto della dispersione scolastica.
Durante il convegno verrà presentato il report di valutazione, saranno illustrate le attività svolte coinvolgendo gli alunni dell’Istituto scolastico G.Marconi di Giugliano e l’Istituto scolastico G.Piscopo di Arzano che hanno partecipato al progetto.
Saranno presenti all’incontro il dott. Giorgio Righetti, direttore generale della Fondazione per il Sud; il prof. Gennaro Ferrara, vicepresidente della Provincia di Napoli, il dott. Giuseppe Errico, direttore scientifico del progetto, la prof.ssa Rosanna Scialò, la prof.ssa Paola Serra, il dott. Antonio Mancini, psichiatra, il prof. Aldo Masullo, filosofo, il regista-attore Alessandro Mascia, della compagnia Cada Die Teatro di Cagliari. La moderazione è curata da Espedito Pistone, giornalista.
Durante l’incontro sarà proiettato il video “La strada Maestra….ovvero l’impossibile è possibile” a cura di Antonio Caiafa, regista e interveranno gli studenti che hanno partecipato ai laboratori sul volontariato sociale.
Il progetto si è svolto dal settembre del 2008 nelle aree di Scampia, Secondigliano e nei territori delle province di Napoli e Caserta.
L’iniziativa ha visto coinvolti più di 2 mila alunni delle scuole, nelle attività formative, di accompagnamento sociale, nei corsi sul volontariato sociale, corsi di informatica. Lo scopo principale del progetto è stato quello di rimettere in rete organismi ed esperienze concrete, di ridurre l’isolamento dei genitori e il numero di giovani che abbandonano la scuola, che, non avendo un loro “progetto di vita”, rischiano la marginalità sociale, a volte cadendo nel circuito dell’illegalità.