Speciale CON IL SUD / L’intervento del Presidente della Repubblica
NAPOLI - 14 Novembre 2011
Speciale “Con il Sud – Giovani e Comunità in rete” (Napoli, 30 settembre – 2 ottobre 2011)
Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Vorrei semplicemente esprimere quello che sento a conclusione di due giorni di incontri a Napoli, ieri mattina e questa mattina, con diverse espressioni del mondo della cultura, oggi pomeriggio qui con voi e poi, più tardi, anche con i ragazzi del penitenziario minorile di Nisida. E sono sicuro che anche lì avrò da esprimere, a maggior ragione, quello che sono in grado di esprimere in questo momento: un di più di speranza, un di più di fiducia, vedendo di quali risorse, di quali volontà e di quale slancio dispone Napoli, dispone la parte migliore, la parte più viva di Napoli.
Sono contento che questi ragazzi della Sanità abbiano imparato a far musica. Mi viene in mente l’esperienza straordinaria di un paese lontano, il Venezuela, in cui c’è stata un’educazione musicale di massa come leva di riscatto sociale, soprattutto per i giovani. E mi viene un di più di speranza e di fiducia anche per aver di continuo colloquiato, in questi giorni, con il Sindaco di Napoli, con il Presidente della Regione. Vedo la possibilità di una sinergia tra pubblico e privato, tra istituzioni e sociale e in questo spirito desidero complimentarmi vivamente con tutte le fondazioni che operano nel sociale, abbiamo ascoltato il Presidente Guzzetti per tutte, e con i rappresentanti del Terzo Settore.
Vedete, anche questa nostra amica della cooperativa “La Paranza”, ci dà un nuovo esempio bellissimo di quello che si può costruire in un rione come la Sanità, che è il cuore di Napoli e delle sue contraddizioni, anche delle sue sofferenze, ma delle sue meraviglie e della sua volontà di ripresa, della sua volontà di progresso.
Sono stato per mesi e mesi in giro per l’Italia a celebrare un 150° anniversario, sono contento di poterne celebrare oggi un quinto, il 5° anniversario della “Fondazione CON IL SUD”. E’ un bel compleanno, Presidente Borgomeo, per quello che avete fatto. Vedete, ciò che apprezzo molto è come avete lavorato, non per enunciazioni, ma per progetti. La concretezza dei progetti, la capacità di selezionarli e anche, cosa molto giusta, di rendere noti e disponibili quei progetti che non siete stati in grado di selezionare per il finanziamento. E, nello stesso tempo, per una nuova visione del welfare e dello sviluppo per Napoli, per il Mezzogiorno, per l’Italia.
Non ho bisogno di ripetere quello che ho detto già molte volte, ma lo ripeto lo stesso: l’Italia non crescerà se non crescendo insieme, Nord e Sud, se non mettendo a frutto le risorse e le potenzialità della nostra terra e della nostra gente. Io apprezzo moltissimo l’impegno della Chiesa in un rione come questo, noi abbiamo bisogno di parlare a questi ragazzi. Loro ci danno speranza quando ci mostrano che cosa sono capaci di fare. E noi gliela diamo, abbiamo il dovere di dargliela. Lasciatemi dire, per concludere, ancora questo: è un momento in cui si impreca molto contro la politica, ma attenzione: la politica siamo tutti noi; è politica anche il costruire qualcosa di fondamentale dal punto di vista sociale come voi fate, come fa Lei, Cardinale Sepe, come fa Lei, Presidente Borgomeo, e come fate voi Presidenti delle fondazioni che tanto operano generosamente per rendere possibile ciò che altrimenti possibile non sarebbe. E allora, arrivederci ad un nuovo compleanno. Ripeto, è solo il quinto anniversario, però è uno dei primi compleanni di una cosa nuova. L’Unità d’Italia è una cosa antica e nuova nello stesso tempo, voi siete una realtà potenziale che ha appena iniziato il suo cammino e vi auguro di proseguirlo con successo e sempre con entusiasmo. Grazie.
Napoli, 1 ottobre 2011
Intervento tratto dal video dell’incontro
http://www.youtube.com/isudchesimuovono#p/u/0/JfIk7mKin5I
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